Giovanni Amellino

Ultima modifica 18 marzo 2022

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Nato a Belvedere Marittimo nel 1864, laureatosi in legge ed in lettere presso l’Università di Napoli, esercitò’ la professione di avvocato penalista, fu professore di diritto e procedura penale presso l’Università di Napoli.

 

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Si distinse per la sua dottrina ed eloquenza.
Pubblicò tante opere di diritto e di letteratura (un trattato sulla Divina Commedia, un commento ai Sepolcri di Foscolo), “l’eta’ del bronzo nella Calabria” ed una “dissertazione sopra un sepolcro di Belvedere Marittimo in contrada Galiso”, rinvenuto tra il 1886 ed il 1890.

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“Giungemmo sul piano della collina Galiso ‑ scrive l’Amellino ‑ dove il proprietario del fondo, il Sac. Don Gaspare Perez, volendo fare una piantagione di viti, ordinò ai suoi operai che si rimuovesse il terreno, sparso di erbe parassite. Scavando apparvero cinque tombe, ben conservate e chiuse, disposte in fila. Infrangendo queste tombe apparvero scheletri e vasi di fine lavoro, anfore, un coltello di selce, un oggetto di bronzo e rame lungo centimetri otto ed alcuni dischetti in bronzo”.

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Morì in giovane eta’ nel 1918 a Napoli. A lui è stata intitolata la piazza principale del centro storico.


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